FLC CGIL - Rassegna di informazione per il personale ATA
Stabilizzare il personale, eliminare il precariato
I punti rivendicati dalla FLC CGIL nel Patto per la scuola da tradurre nel Decreto Sostegni Bis
Organico aggiuntivo COVID
Fin dalla sua costituzione, siamo intervenuti sull’organico aggiuntivo COVID e su tutte le diverse problematiche che hanno accompagnato questa tipologia di supplenza: ritardi nei pagamenti, riduzione dei diritti in caso di malattia; esiguità del budget assegnato alle scuole che non ricopre tutte le sostituzioni; scadenza contrattuale al termine delle lezioni. Questo organico richiede una gestione a livello nazionale e non va lasciato ai singoli Uffici Scolastici Regionali.
La nostra richiesta è che i posti COVID (circa 70.000) siano tutti riconfermati per il prossimo anno, con contratti di supplenza fino al 30 giugno, consolidando gli attuali organici nel fatto, dato che i posti esistenti sono del tutto insufficienti. Questo consentirebbe di superare la tipologia di supplenza breve e saltuaria, con quella annuale, di mettere fine ai ritardi nei pagamenti e di avere un più equo trattamento giuridico in caso di malattia, in termini di conservazione del posto di lavoro.
Ampliamento dell’organico ATA
La situazione attuale richiede delle misure straordinarie di incremento dell’organico poiché è fondamentale alla funzionalità in sicurezza delle scuole.
Quella dell’organico aggiuntivo è una misura indispensabile per far fronte alla ripresa dell’avvio del nuovo anno scolastico in presenza, con il pieno svolgimento di tutte le attività obbligatorie per assicurare igiene continua, salubrità e sicurezza agli ambienti scolastici, maggiore vigilanza degli alunni ai piani e agli accessi, assistenza agli alunni con disabilità, supporto e potenziamento alla didattica digitale, assolvimento degli adempimenti amministrativi e contabili collegati sia all’emergenza sanitaria, che alla competenza ordinaria.
Serve, inoltre, un sistema più efficiente per la sua distribuzione, rivedendo i parametri di calcolo per l’assegnazione dei posti, non più in base al solo aumento/decremento nel numero degli alunni, ma criteri che tengano assieme la complessità della scuola con una maggiore aderenza alla realtà, anche rispetto alla disseminazione dei plessi in territori estesi geograficamente. Questo sia per le segreterie, sia per i servizi generali, sia per i laboratori.
Il nostro obiettivo è il ripristino dei posti tagliati nel 2008-2011 (circa 57.000 ai quali si sono aggiunti altri 2.020 posti con il Governo Renzi).
Il nr. totale dei posti sull’organico di fatto e deroghe attribuiti negli ultimi anni è di circa 10.000 posti in più per consentire la funzionalità delle scuole. Si tratta di un’esigenza strutturata e consolidata negli anni da parte dell’Amministrazione. È oramai tempo di far coincidere i due organici in un organico funzionale, in modo da dare stabilità e sicurezza alle scuole.
Stabilizzare il precariato
Di pari passo con l’incremento dell’organico, resta fondamentale un piano straordinario di stabilizzazione oltre il turn over per tutti i profili, al fine di fronteggiare i carichi di lavoro che sono incrementati a seguito dell’emergenza sanitaria.
Il numero provvisorio di cessazioni d’ufficio e di domande a Polis, inoltrate dal personale ATA a dicembre 2020, per andare in pensione dal primo settembre 2021, ammonta a 10.448 unità.
Lo scorso anno scolastico sono stati attribuiti solo 11.323 posti di ruolo sul turn over
rispetto alla effettiva consistenza di organico, cioè 26.824 posti (dati MI).
Pertanto, quest’anno se non viene modificata la normativa attuale che non consente di andare oltre il turn over, avremo di nuovo 15.000 posti liberi sui quali viene reiterata la stipula dei contratti a termine. Questo per la FLC CGIL non è più accettabile e i posti vanno coperti tutti in base alle effettive esigenze delle scuole.
Un assistente tecnico per ogni scuola del 1° ciclo
Lo scorso anno abbiamo ottenuto 1.000 assistenti tecnici da inserire nelle scuole del primo ciclo a partire dal 1° settembre 2021. Per noi ne occorrono 5.381, uno per ogni scuola per poter essere utilizzati nella complessa gestione della didattica digitale e nel supporto ai processi di innovazione tecnologica nelle segreterie.
Concorso riservato ai facenti funzione di Dsga
Serve una copertura totale delle scuole senza Dsga, tramite un provvedimento d’urgenza per il concorso riservato agli Assistenti amministrativi facenti funzione, con i tre anni di servizio anche se sprovvisti di titolo di studio specifico. La stabilità e la continuità del servizio, sono la condizione necessaria per la ripresa delle attività in presenza e per far funzionare pienamente la scuola. Questa è una battaglia che stiamo sostenendo oramai da anni.
Patto per la scuola e decreto Sostegni-bis
Ci deve essere un raccordo funzionale tra i due strumenti e vanno introdotti dei correttivi al decreto Sostegni bis, che ha iniziato il suo iter di conversione in legge, in modo da rendere coerenti e concreti gli impegni sottoscritti il 20 maggio scorso nel Patto per la Scuola.
Stiamo, dunque, proseguendo con forza la nostra azione contro la precarietà per dare piena funzionalità alle scuole, ponendo questo obiettivo al centro del nostro impegno politico, con l’avanzamento di nostre proposte emendative al decreto:
- rivedere i provvedimenti in materia di assunzione del personale precario;
- emanare un concorso con procedure semplificate per i Facenti funzione dei Dsga con tre anni di servizio, anche se privi di titolo specifico, dato che hanno maturato una lunga esperienza nel profilo e possono dare copertura totale a tutte le scuole.
- confermare nel fatto l’organico COVID docenti ed ATA per il prossimo anno scolastico e fino al 30 giugno;
- incrementare l’organico dei Collaboratori scolastici di 2.288 posti per compensare i posti sottratti ai precari delle graduatorie, come risultato della trasformazione dei posti da part time a tempo pieno per gli ex LSU, che il MI si è impegnato ad attivare con l’Intesa sottoscritta con i sindacati il 20 maggio scorso.
Il rinnovo del Contratto
Del Patto per la Scuola fa parte l’importante partita del rinnovo contrattuale, dove saranno fondamentali politiche salariali efficaci per l’innalzamento dei livelli retributivi e, nello specifico, l’equiparazione dei diritti, al fine di estenderli anche al personale non di ruolo per arrivare a una completa parità di trattamento economico e giuridico tra il personale a tempo determinato e quello a tempo indeterminato.
A questo fine occorre:
- estendere RPD e CIA anche al personale con contratto a TD temporaneo (così come affermato dalla Corte di Cassazione ordinanza 20015/18);
- estendere l’art.15 CCNL 2006-2009 al personale non di ruolo (permessi retribuiti);
- estendere l’art.17 CCNL 2006-2009 al personale non di ruolo (malattia);
- rendere pienamente esigibile l’accesso al part-time per il personale a TD;
- riallineare la valutazione del servizio pre-ruolo/altro ruolo nelle graduatorie interne come nella mobilità;
Inoltre, sul piano normativo, si chiede di:
- riconoscere gli anni pre-ruolo per intero ai fini della ricostruzione di carriera
- estendere la card per la formazione al personale a TD
Su questo tema e sugli altri contenuti del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, sottoscritto dalle Confederazioni il 10 marzo scorso, CGIL, CISL e UIL hanno avviato da tempo un percorso di mobilitazione, che proseguirà finché non saranno rispettati gli impegni presi dal Governo. Il 26 giugno scorso di è tenuta una manifestazione a Bari, Firenze e Torino, per Ripartire insieme con il Lavoro e la giustizia sociale, al fine di modificare il decreto Sostegni bis e attuare il Patto per la scuola, stabilizzare tutti i precari con almeno 36 mesi di servizio su tutti i posti disponibili e vacanti, rinnovare il contratto collettivo nazionale puntando a dei salari in linea con la media europea, rafforzare il nostro sistema d’istruzione, dell’università̀ e della ricerca.